Trampolino Elastico Professionale
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Workout sul trampolino: ma è proprio vero che lo possono fare tutti?

Se la tua domanda fosse stata: “Chi può usare il mini trampolino, ci sono delle controindicazioni?”

Allora ti avrei risposto, senza ombra di dubbio: “Possono usarlo e trarne giovamento praticamente tutti, basta adattare il lavoro al praticante.

Anche persone con gravi problemi fisici possono trarre giovamento dall’attività del rimbalzo fatta sul mini trampolino e praticamente non c’è limite di adattamento.

Sia che tu abbia subito da poco un intervento, o stia effettuando riabilitazione motoria, o abbia altri problemi di qualsiasi natura, puoi effettuare un lavoro adeguato alla tua situazione, naturalmente sotto la supervisione di una persona competente.

Un nostro amico ha lavorato , per esempio , su una sua cliente anziana che aveva subito da poco un’operazione al cervelletto ed aveva grandissime difficoltà di deambulazione (praticamente non riusciva a fare più di tre passi in linea retta).

Con un lavoro ben strutturato sul mini trampolino è riuscito ad ottenere risultati straordinari regalando così alla sua cliente l’autonomia nei movimenti che aveva perso.

Per quanto riguarda il Power Bound o qualsiasi altra attività fatta sul trampolino, eseguita con una certa intensità, allora ci potrebbero essere delle controindicazioni in alcuni casi particolari, per cui, come per ogni altra attività di una certa intensità , non tutti possono praticare Power Bound.

Non allarmarti però, il lavoro fatto su un mini trampolino, secondo la tecnica che insegniamo nei nostri corsi e nelle nostre lezioni, è un lavoro sicuro e privo di effetti collaterali se non si hanno delle problematiche particolari, ed in ogni caso, in alcune situazioni, si può personalizzare il lavoro, suggerendo semplicemente di spingere di meno o di non effettuare certi esercizi.

Come per ogni altra attività di una certa intensità , non tutti possono praticare PowerBound

Riguardo alla pratica della lezione, come per tutte le altre discipline presenti nel centro, si ha bisogno di essere in buona salute, di essere in grado, cioè, di poter praticare un’attività sportiva non agonistica.

Detto questo, se sei in grado di praticare una qualsiasi delle lezioni musicali di gruppo, tipo zumba, aerobica, step o spinning, allora sei in grado anche di poter effettuare una lezione di Power Bound in tutta sicurezza.

Anzi, in alcuni casi è da preferire alle lezioni classiche che esegui in sala, proprio per la superficie ammortizzante del tappetino che assorbe la maggior parte dello shock d’impatto.

Per cui, se hai piccoli problemi alle articolazioni, un ginocchio non ancora al 100%, dolori alla bassa schiena od al collo, allora puoi praticare l’attività, magari evitando gli esercizi più intensi come gli squats ripetuti o le rotazioni veloci.

In ogni caso, per essere sicuri basta testare. Se il cliente denuncia, per esempio, qualche problema di lieve entità alle articolazioni, un buon test è farlo salire sul tappetino ed invitarlo a provare il rimbalzo semplice e sentire come va la situazione. Nel 90% dei casi in genere non ci dovrebbero essere problemi.

Una volta fatto il test e datogli quella sicurezza di cui ha bisogno, allora gli si può dire di effettuare la lezione, magari evitando alcuni esercizi come lo slalom od il twist se il problema è il ginocchio, onde evitare inutili sollecitazioni .

Quello che bisogna ricordarsi anche, è che, a differenza delle altre attività in sala, durante il workout si creano delle forze di accelerazione dirette sul piano verticale  che vanno ad interessare anche gli organi interni, per cui potremmo andare a sollecitare alcune situazioni problematiche, che normalmente non vengono sollecitate e causare piccoli inconvenienti.

Per esempio, una nostra cliente sulla quarantina aveva dei leggeri problemi di prolasso dovuti ad un parto difficile. La disciplina gli piaceva da morire, ma non riusciva ad effettuare una lezione completa, perché provava disagio ed aveva dei leggeri inconvenienti che ti lascio immaginare.

Gli inconveniente nascevano dal fatto che, rimbalzando sul tappetino, si creavano delle forze che andavano a stimolare proprio la zona problematica in modo eccessivo.

Rivoltasi al medico, naturalmente gli è stato dato il divieto assoluto di praticare la disciplina.

(In realtà con un lavoro personalizzato e non un lavoro di gruppo avrebbe avuto enormi giovamenti… ma questa è un’altra storia).

Alcune volte mi chiedono… e sicuramente lo chiederanno anche a te :  – ho un’ernia cervicale, ho problemi ai legamenti del ginocchio perché mi sono operato qualche anno fa , ecc. ecc., posso fare PowerBound? –

Ricordati che, se ci sono delle situazioni con problemi specifici e definiti, allora, l’ultima parola spetta al medico curante.

Tu puoi semplicemente esprimere il tuo parere ma, poi, dovrai attenerti alle sue disposizioni.

Per cui, ricapitolando:

  • Se sei in buona salute e puoi praticare attività fisica in generale, allora al 90% puoi praticare il PowerBound.
  • Se hai problemi alle articolazioni od alla bassa schiena, allora evita esercizi troppo intensi come gli squats,ed eccessive torsioni come nel twist e nello slalom.
  • Un buon test per capire la situazione problematica è quello di far saltare semplicemente il tuo cliente sul tappetino e fargli sentire come va.
  • Per problemi specifici e conclamati l’ultima parola spetta al medico.

Tutte le considerazioni sono valide se stai effettuando un lavoro su un mini trampolino professionale che abbia certe caratteristiche in rimbalzo e stabilità.

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